Camilla, la Regina Guerriera dei Volsci

Camilla

Camilla, la Regina Guerriera dei Volsci

Figlia di Metabo, leggendario Re dei Volsci, Camilla era consacrata alla Dea Diana, che la proteggeva, tanto che ella crebbe nei boschi, nutrita col latte di cavalle selvagge. Pare che la giovane e bellissima Camilla non portasse vestiti, ma solo pelli di animale e il suo fedele arco, dono di suo padre. La sua fama di guerriera si diffonde tanto che i Volsci le chiedono di diventare la loro Regina.

“Vidi Cammilla e la Pantasilea;
da l’altra parte vidi ’l re Latino
che con Lavina sua figlia sedea.”

Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto IV v.124

I Volsci erano un popolo particolarmente bellicoso che abitava i monti Lepini ed Ausoni attorno al V secolo a.C., si erano stanziati nella Valle del Sacco, per poi espandersi verso Cassino e nell’agro pontino.

Pare infatti che a guidare i Volsci a quel tempo ci fosse una Regina, ma non una Regina qualsiasi, una Regina Guerriera.

Quando Enea giunge nel Lazio per scontrarsi con le popolazioni locali, si ritroverà contro anche Camilla, al comando della cavalleria, ha al suo seguito anche una schiera di donne guerriere, tra cui la sua fedele compagna Acca.

Il suo valore in battaglia era fuori da ogni dubbio: fa strage di nemici lanciandosi in mischia con la sua lancia, inseguendo ogni avversario che vede, creando scompiglio nelle fila nemiche e mettendole in fuga. Sarà poi una freccia, scoccata di nascosto e guidata da Apollo, a porre fine alla sua vita, trafiggendole il seno.

Poca soddisfazione darà al lettore il fatto che l’assassino di Camilla verrà poi a sua volta ucciso da una freccia scoccata da una ninfa mandata da Diana.

La morte della vergine Camilla è nel poema il preludio della sconfitta di tutti gli italici nemici dei Troiani.

Anche se le sue origini affondano nel mito è probabile che esiste realmente un personaggio storico simile, una regina guerriera, nel territorio dell’antico Lazio.