Cuma: l’eco della Sibilla

Quello di Cuma è un sito archeologico nel territorio di Bacoli e Pozzuoli, ed è una delle colonie greche più antiche e lontane dalla madrepatria, rappresenta il seme dal quale si diffonderà la cultura greca sul territorio campano.

Come se questo non fosse sufficiente, anche se molti non lo ricordano, a Cuma aveva sede anche un oracolo di grande importanza per il mondo antico: l’oracolo della Sibilla Cumana, sacerdotessa di Apollo, capace di vaticinare il futuro.

E’ interessante notare come non si faccia fatica a ricordare l’Oracolo di Delfi, dove molti italiani vanno in vacanza, ma davvero pochi hanno visitato l’Oracolo di Cuma, che aveva pari importanza in territorio italico.

Nel grande fianco della rupe euboica è incavato un antro ai cui lati conducono cento vie, cento porte e da cui escono altrettante voci, i responsi della Sibilla.

Virgilio Eneide libro VI

Nel suggestivo antro, scavato nella pietra tufacea, la Sacerdotessa di Apollo incontrò Enea, che discenderà con lei negli Inferi, profetizzando di fatto la fondazione di Roma.

Se questo poi al visitatore non fosse sufficiente leggenda vuole che il Tempio di Apollo a Cuma sia stato fondato da Dedalo dopo la sua fuga dal labirinto e a seguito della sventurata fine di Icaro, all’interno del Tempio poi sarebbero state custodite le ali di cera che avrebbero permesso questa fuga.

A Cuma storia e leggende si fondono col territorio per ricreare qualcosa di unico che aspetta solo di essere scoperto.

Molti sono ancora i segreti e le meraviglie che questo luogo può offrire, segreti da interpretare come gli oracoli della Sibilla Cumana, la cui voce si può ancora udire nei passaggi sotterranei del suo antro.